giovedì 31 maggio 2007

Il ristorante è un mondo a parte

da fonte cartacea, analogica, in drammatico ritardo apprendo di

The Restaurant game

un passo avanti dai vecchi chatterbox con cui dividevo serate drammaticamente solitarie, un passo avanti verso l'autodistruzione? boh qualcuno lo pensa pure, io dico che non è certo questo uno dei passi più drammatici, anzi sono curioso


ora probabilmente vi frega poco, a me è balzato in testa il motore spaziale di D. Adams, il motore più potente dell'universo, powered dalla variabilità dei conti di un ristorante


non riesco a escludere nessuna canzone da last.fm, nemmeno con questo account emancipato...il senso di colpa mi paralizza O_O

alla frutta e senza dolce

mercoledì 30 maggio 2007

momenti di Grazia

Cacchio ci piazzo una canzone che questa pappardella è illeggibile senza.





Telecamera agganciata in acquisizione, tastiera volante sulle ginocchia, succo d'arancia infilato tra case e monitor, mouse appoggiato in un angolo, cassettiera aperta per appoggiare numero un ginocchio, cavo elettrico passante sul ginocchio inq uestione, cavo usb tangente al mouse, cavo usb hard disk esterno penzolante. Primo squillo del telefono, movimento inconsulto, decollo verticale della telecamera seguita da un inferno di rame, silicio e plastica.
E' viva, devo ricatturare parte del filmato, oltre 2 ore. Sarà dura lotta.

Mentre la telecamera ronza, heroes continua imperterrito ed il wustelone si aggira inquieto nel mio stomaco, mi aggiro furtivo di blog in blog, twittero, consolido le nuove pratiche di esposizione.

La polemica di ieri la fa ancora da padrona, su Grazia i toni sono quasi incomprensibili, non si coglie il limite tra accusa e automoderazione. Purtroppo con un fake nick ma tale "stronza" o stronzo che sia si chiede come sia possibile polemizzare su una cosa come il femcamp.

Ora isoliamo la donna, ha una competenza biologica che l'uomo non conoscerà mai, ora va bene come arma contro le società che sfruttano la faccenda, ma per prima cosa le società non sono maschi, in secondo luogo le società sfruttano tutto e la procreazione ha la sfortuna di essere il punto cardine della sopravvivenza identitaria del singolo e indetitaria della razza umana. Ora, ripetere la cosa per accusare chi si interessa del Femcamp di venire a fotografare "i seni" è talmente fuori dalla logica da spaventare. Se l'uomo si interessa viene a guardare i culi, se non si interessa se ne fotte, se guarda ci sta provando, se non guarda è il solito maschio interessato ad altro. Opporcamiseria, siamo persone, io mi giro perchè son timido, pinko pallino (cazzo son sempre io...) guarda perchè ha sentito parlare di una cosa che lo interessa, john ford guarda perchè gli piacciono i culi. E cazzo mica siamo agganciati a rastrelliere. Io un'occhiatina a 1984 fossi in voi la darei. Mi accontento del film.

Il grosso del dibattito è andato in onda sul blog di Samuele Silva, l'autore del gancio assassino, temibile sessista inferocito in cui scorgo felice una citazione che, al di la della gratificazione personale, mostra l'autentica possibilità del dialogo incrociato di blog in blog che non si limiti al crosslinking dei saluti post femcamp.

Però e mammamia e ammazzalavecchiacolcrik troppi continuano a scrivere sterilmente la propria idea, cambiando qualche virgola, senza mai rapportarsi a quelle grinze che costituiscono la differenze rilevanti. L'aria della politica calcistica c'e' tutta. I dati si autoarrotolano, sono tutti derivanti da amici, dall'immortale cugino e dall'esperienza personale. Alchè mi chiedo.
Davvero vi pare possibile parlare di differenze generalizzando?
Perchè le differenze generalizzate sono quelle che determinano gli schieramenti e non i punti di vista. Io continuo a vederci una trappola tutta umana, che se ne frega del sesso, o meglio lo usa come fa con tanti altri "valori" biologici o morali. Per determinare un'identità si fa una differenza, generare una contro differenza inevitabilmente non fa che rafforzare l'identità in questione, se questa identità si basa su differze generalizzate e costruite ad hoc le risposte che cercano di controbatterla sullo stesso piano, quasi inevitabilmente, saranno della stessa risma e stanno ad un apsso dall'assoluto come mostrano commenti come "è assurdo", "quasi ti ringrazio" etc etc....che sono pura indiscutibile polemica.
Discutere l'indiscutibile è una perdita di tempo angosciosa e dopo il nannimorettismo è anche uno stereotipo da telefilm italiano di serie B.

martedì 29 maggio 2007

davanti al solito finestrone

"hacker, cacciatori di dati, ladri della tua idea"

IMB torna ai tempi dell'IBM compatibile?

l'hacker è l'eroe, già neutralizzato, dei nostri tempi e i cacciatori di dati si limitano a praticare l'inganno, visto che il cervello umano pare decisamente più vulnerabile di un qualsiasi pc casalingo



e qualcuno vorrebbe pure farci credere in uno Steve Jobs che fa crollare il mondo con Where Is My Mind come sfondo

vabbè la metto su e davanti a quel finestrone mi ci metto io

Portable, pinko's way

Ho sempre avuto una naturale antipatia per i portatili importabili e questo include handheld, powerbook e quant'altro. Un pò perchè quando sono per strada mi piace osservare e mi perderei tra contatti e lavoro, un pò perchè a casa vivo abbracciato al PC ultrapompato multitasking e quant'altro, un pò perchè ho la testa tra le nuvole e mollerei la sacca tecnologica ascellare nel primo autobus un pò com'è successo a questo all'incauto maccaro Gioxx conosciuto qualche giorno fa al femcamp. Ecco io a un raduno, barcamp, cena, pizza e fichi non porterei mai un portatile, già che son pigro e distratto e bramo la libertà assoluta tanto da odiare pure gli zaini, i marsupi e tutto quello che non sta in una tasca, in più quello che sta nella tasca deve essere mica spigoloso....che poi si sa, finisce male.
A bologna l'altro giorno avrò dimenticato 3 volte la sacchetta moscia che sono obbligato a usare come sacca studio/lavoro.
Sopporto a malapena ipod e device audio visto che come tanti sento la necessità di fornire un'adeguata colonna sonora alle mie osservazioni itineranti.
Però, piantato come sono nella geek mania delle nuove tecnologie, seguo da un pò di tempo l'OLED e tutte le applicazioni che forse un giorno riusciranno a fornire un computer a misura Pinko, indistruttibile, tascabile e drammaticamente cool, oltre al fatto che si tratta di ottimi argomenti per i miei articoli vaneggianti.
Mentre, senza accorgercene, abbiamo già qualche esempio di OLED piazzato su videocamere, rasoi e aggeggi digitali, qualcuno sviluppa l'hi end di questa tecnologia. Ovviamente nella faccenda hanno le mani in pasta un pò tutti, con Samsung che pareva in testa avendo già presentato un trenta pollici, ma Sony, che è una patent killer ed una delle più abili compagnie in grado di usare la ricerca come pura pubblicità, ha già pronto da qualche tempo il suo biglietto da visita in merito con un full flexible dal sapore fantascientifico.

lunedì 28 maggio 2007

caste, differenze, integrazione, competenze, le mie cazzate sulla complessità sociale

Il polverone che si è alzato dal Femcamp per quanto riguarda l'integrazione nel web, e tralascio volutamente l'ambiente professionale, mi ha ricordato un clip dei griffin che in poche parole compie un sunto micidiale di quello che produce la pratica umana del gioco di ruolo, ovviamente a partire dal gioco di ruolo cosciente, ovvero quella pratica magica dell'interpretazione di un ruolo in contesti costruiti ma coerenti e dinamici. Da qui potrebbero facilmente partire dissertazioni sul celopiulunghismo (drammaticamente illustrato) sull'underground sessuale parmense, sui raduni Anvi e su quella buffa ragazza vestita da rambo che si presentava tanti anni fa ai primi tornei videoludici, con tanto di scorta maschile. Ma anche no.



domenica 27 maggio 2007

uebduizziamoci

ovviamente pinko 2.0 in poche ore è già un fanatico e linka solo chi condivide

femcamp team

Sara Aura speaker, post it dipendente, l'unica in grado di parlare pubblicamente
Lara Virgulti gruppo filmato, inestimabile, senza un freno io parto per l'equatore e mi perdo
Paola Fabriani pr ufficiale, guida, geek (più di me e con svariati anni in meno sulle spalle...)

esterni

Nanni Pirletta reporter associato, un nick una garanzia

promoter

Luca Rossi mobilità salvifica e prova pietà per gli studenti, soprattutto quelli col bastone, purtroppo ha un Mac ma nessuno è perfetto

mentore

Fabio Giglietto ha associato un corso a un oggetto utile, sembrava una capacità preclusa ai docenti universitari, in più ci ha riportato a casa vivi e quasi integri

David e Mara hanno assunto un pò di 2.0 volenti o nolenti, gli altri compariranno solo e tassativamente in post deuebduizzati

mentre cerco disperatamente di organizzare le idee e formulare post utili all'umanità posto qui di seguito il sunto di alcuni interventi del Femcamp Bologna



femcamp - domenica

il post femcamp

prima di tutto ho ricaricato in buona definizione il video per "save the cheerleader, save the world", http://video.google.it/videoplay?docid=3334246433891557537&hl=it,
dopodichè esprimo il mio rammarico per aver mancato l'unico argomento di cui sono realmente padrone, ovvero l'intervento sul videogaming ed il suo popolo, ma era in contemporanea con la nostra presentazione ed ero troppo stanco per tentare esperimenti di multitasking analogico

poi ringrazio il mio gruppo, Sara che ha organizzato i dati raccolti con modalità e tempi record, e ribadisco la constatazione notturna di Fabio Giglietto: casualmente la quasi interezza dei competenti di SDC Urbino nell'utilizzo dei media attraverso computer si è raccolta nello stesso corso con un tasso di coincidenzialità allarmante

"pure geek"


ah non uso youtube ma google video (now merged ma ancora divisi nelle fruibilità), la possibilità di scaricare e rimaneggiare facilmente è sacrosanta

femcamp

primo barcamp, tematico, dal punto di vista maschile e per l'occasione la mia attività di blogger si sposta nel mondo del web 2.0 nel quale sono sempre entrato solo attraverso le immagini

comunque

ottima disponibilità alla discussione per un'ampia porzione di partecipanti, qualche difficoltà comunicativa in cui mi sono magistralmente perso con deliri altro-auto lesivi, ma un'ottima esperienza, da ripetere

alcuni interventi avevano sapor datato e che le donne siano in grado di utilizzare strumenti informatici e che abbiano le medesime attitudini degli uomini alla collaborazione e al fair use del 2.0 sono cose piacevoli da dire e da dirsi, ma sono ovvie e forse non meritano interventi estesi, tanto più che i maschi presenti sono abituati a interagire con le donne attraverso internet, a livello paritario, da parecchi anni ormai

il miglior biglietto da visita è la produzione attiva di materiale, in parte mostrato e qualitativamente ottimo, ma che poteva avere più spazio

ovviamente è da considerare che è il primo esperimento, quindi ha tutte le attenuanti del caso


un plauso all'organizzazione tecnologica, una pletora di maledizioni al forno che ci ha ospitato