Viaggiatore sei dunque giunto. Questa è la fine della tua corsa e sei ancora insoddisfatto.
Ancora non hai trovato quel che cercavi, ancora non hai risposto alle tue domande. Se confinato in un letto dimentico dell'esperienza e memore del solo fallimento.
Stringi i denti pensando a cosa diavolo ti è capitato.
Sei sicuro che esista una risposta alla tua vita?
Oppure ora bruci nell'incertezza di aver buttato via i tuoi anni?
Combatti la malinconia come un guerriero disarmato. Scialaqui i tuoi ultimi istanti ancora nella lotta. I tuoi occhi sono spalancati, limpidi. Sono occhi di bestia intrappolata. Il tuo terrore non può essere il fine della ricerca.
Svegliati ancora una volta prima di dormire per sempre.
La vita è fatta di ricordi e tu nei hai molti; sei stato fortunato a dispetto della tua boria mortale. I tuoi occhi hanno percorso centinaia di orizzonti. Le tue membra hanno attraversato decine di valli. Ricorda ora ciò che non
hai potuto vedere prima. Non è forse un tramonto di fuoco un obiettivo abbastanza nobile per una vita? Non sono di te degne le mille cicatrici inferte dal vento alla roccia millenaria? Non sei basto dell'immensità del cielo al cui confronto sei un granello di polvere spazzato dal vento?
Hai vissuto. Questo è quanto ti è concesso.
Guarda ora i tuoi piedi. Guarda le ferite, i segni, i profondi calli della tua vita. Osserva con la mente ogni chilometro e ricordalo passo dopo passo, errore dopo errore. Stai morendo. I tuoi piedi non toccheranno più terra.
Ma guardali, ora che sono in alto, sopra di te, ora che ne sei costretto dall'infausta posizione. E ringraziali.
Ringraziali, perchè anche in punto di morte sono ancora in grado di portarti lontano.
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