mercoledì 25 luglio 2007

Spotlight

Oggi, dopo aver subito un massacro medico senza pari, vagavo su un marciapiede accompagnato dalla fedele genitrice, forzatamente partecipe ai miei dolori in quanto soggetto pagante. Poco fa ho ricevuto una telefonata, di un amico, che mi ha comunicato che, nel succitato momento, mentre lui passava in moto alle mie spalle salutandomi, ed io non lo vedevo, c'era una ragazza che mi salutava dall'altra parte della strada, che io, ovviamente, non vedevo.
Non amo i cellulari, ma senza codesti ammenicoli, effettivamente, la nostra sfera percettiva è così ridotta, povera, tattile, direi quasi...umana.



Ho finalmente visto il festival degli artisti di strada, quello grosso, in una cornice che nessun altro al mondo avrà mai, tranne una quindicina di esseri occasionali che hanno avuto parecchia fortuna.
Un pò esalta, un pò rattrista.

lunedì 23 luglio 2007

Non so se vivo ma sicuramente vegeto

A quanto pare questo 2007 non mi lascia troppo tempo.
C'è molto da raccontare, che in verità è poco e nulla.
Prima corsa in ospedale, niente di che se non un pò di tristezza nel vedere quanta poca cura abbiano gli uomini di se, la parte allegra meriterebbe anche un post ma sono decisamente poco allegro stasera.
Si finisce con 5 giorni di allegro massacro, domani c'e' da agguantare una serie di nuove attività piuttosto importanti, dal web al cosiddetto real all'associazione che finalmente prende piede.
E' uno degli anni più pieni e in cui allo stesso tempo devo faticare meno. La serie di sventure e i segni del tempo non riescono a demoralizzarmi, ma dopo ogni evento memorabile la felicità abbraccia una tristezza immensa e informe che non riesco a scostare, che mi impasta le mani.
La tenera tristezza degli umani sull'abisso e la solita pallosa finitudine.

lunedì 2 luglio 2007

Incomunicabilità hi end. Il primo segreto

La blogosfera (ma vi pare un termine da usare) impazza di messaggi di giovani, intelligenti e affascinanti e moderne e attive e quant'altro (soggetto omesso volontariamente) che si lamentano dell'assenza di uomini decenti, intelligenti, fenomenali, belli-geranti, indipendenti e quant'altro.

Merito alle pretese, è chiaro, ma vanno commisurate a un mondo dove c'e' gente che compra i mobiletti da arredo veloce da Stefan. Mobiletti da convivenza tremula, triste e alla quale non crede nemmeno il fan più devoto di Babbo Natale.


Torniamo alle giovani e intelligenti donne che non trovano un uomo.

Spesso queste donne vedendo un uomo con bonus e malus medi compiono un semplice gesto.
Tale semplice gesto assume la forma dello sguardo: "fai o dimmi qualcosa di interessante subito o mi giro dall'altra parte".


Il grande segreto di Hokuto, inciso nelle mie carni con le sfigatissime spighette pungenti che si trovano nei prati dei poveri, deriva dalla semplice constatazione che un qualsiasi uomo intelligente e orgoglioso, nel momento in cui vede quello sguardo, non fa assolutamente niente.


Se doveste chiedere il perchè alla Sfinge probabilmente vi risponderebbe così:

Una persona interessante non sarà mai prevedibile a meno che non si pretenda che sia imprevedibile allorchè sarà prevedibile per essere imprevedibile.


Attenzione! Questo segreto è da utilizzarsi con cautela.
Potreste avere davanti anche: uno zombie, un deficiente, un timido cronico, un serial killer, un muto, uno straniero, un alieno.